DOMUS 2020 e Zehnder, al Politecnico di Milano.
Grazie a ZHENDER, dopo l‘Università di Bologna, il Protocollo Domus2020 approda al Politecnico di Milano, riconosciuto tra i primo 20 atenei al mondo, con la sua facoltà di architettura, al 9° posto mondiale. Si ritorna, dopo quasi trent’anni, da dove si è partiti, con tanta emozione ed orgoglio.
L’occasione, è stato il convegno, Innovazione, rivoluzione e digitale: le nuove parole chiave del progetto contemporaneo, organizzato da The Next Building nell’ambito dei percorsi di approfondimento, che raccontano la straordinaria rivoluzione normativa e tecnologica in atto nel mondo dell’edilizia. Valica i confini nazionali, la qualità dei relatori e delle aziende presenti, e particolarmente significativa, ci sembra l’introduzione al convegno, che riassume perfettamente il futuro prossimo che attende il mondo dell’Architettura, e del costruire, in genere.
“La nuova Architettura – complessa, prefabbricata, su misura, sinuosa ed energetica, a qualsiasi scala, ha bisogno di nuovi materiali e nuovi strumenti.
Trasferiti da altri mondi industriali, mutuati dalle mega opere infrastrutturali in un percorso di riduzione dimensionale e di opportunità in termini di efficienza, governati dal progressivo insediamento della robotica, nuovi materiali e nuovi strumenti costituiscono i paradigmi del Costruire contemporaneo.
Trasversale a questo percorso che sottende una rivoluzione di pensiero e di processo, la connessione come fattore chiave, generatore di The Next Generation Building
L’ Architettura Smart, molto più di una attraente definizione, rappresenta un’innovazione di sintesi che vede progettisti e costruttori impegnati nello sviluppo di edifici basati sulla rivoluzione digitale.”
Nella sua relazione, l’arch. Giovanna Amista Project and Planning di Zehnder Italia, ha trattato il fondamentale tema “Innovazione negli impianti: VMC per ambienti efficienti e salubri”, portando come case history, proprio l’esperienza e i risultati del monitoraggio attualmente in corso presso Domus2020.
Il Protocollo Domus2020 è una filosofia progettuale-costruttiva, che trae indicazioni dai continui sviluppi tecnologici, per ottimizzare le prestazioni energetiche, con particolare attenzione agli aspetti di ecosostenibilità, ed economicità di costruzione e gestione.
L’involucro altamente isolante di Domus2020, permette l’assenza di impianti termici convenzionali, sostituiti esclusivamente dall’impianto di ventilazione meccanica controllata VMC, che garantisce un elevato risparmio, e parametri, che vanno oltre le migliori future richieste normative comunitarie, in materia di efficienza nZEB. La VMC a recupero energetico (fino al 95%), rappresenta l’organo vitale dell’abitazione, ed elemento fondamentale, assieme all’involucro, del Protocollo Domus2020.
L’arch. Giovanna Amista, espone i risultati del Bilancio Energetico di Domus2020
Gli elementi di estrema eccellenza del Protocollo Domus2020, si possono riassumere nei dati del Primo Bilancio energetico consuntivo di Domus2020:
- Il fabbisogno di energia è <11 Kw/mq/anno, tradotti in 2,5 euro/mq, sensibilmente migliorativo rispetto agli standard PassivHause e ClimaHouse.
- Nei consumi reali, oltre a riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, sono ricompresi tutti gli altri consumi elettrici (cottura ad induzione, apparecchiature elettroniche, VMC, domotica, antintrusione, videosorveglianza ecc), che non sono mai tenuti in considerazione nel calcolo del fabbisogno energetico e quindi nella classificazione dei protocolli PassiveHouse / nZEB e KlimaHaus, che prevedono consumi <15Kw/mq/anno.
- Inoltre, la determinazione del fabbisogno energetico non avviene atttraverso l’utilizzo di modelli di calcolo, sia pur dinamici ma sempre presuntivi, ma su di un bilancio consuntivo basato su consumi reali fatturati dal gestore, e sull’energia ceduta alla rete con Scambio sul Posto (SSP).
- Involucro massivo in termolaterizio
- Climatizzazione OnlyAir-FreeFossil basata su VMC a recupero energetico
- Bassi costi di costruzione inferiori anche del 20% rispetto ad una casa in legno
- Bassi costi di gestione <11 Kw/mq/anno calcolati a consuntivo
- Elevata durabilità dei materiali
- Altissima risposta antisismica
- Materiali con massima ecocompatibilità e riciclabilità ed altamente traspiranti
- Elevatissime condizioni di comfort interno con temperatura e umidità costante durante tutto l’anno